Con la diffusione dei video sui social e delle app, sempre più persone affermano “Puoi imparare il pianoforte da solo”, mentre altri condividono esperienze come “L’autoapprendimento è rischioso” o “Ho mollato a metà”.

In realtà, l’autoapprendimento nasconde rischi come problemi fisici e perdita di motivazione.

Questo articolo spiega in dettaglio cinque errori comuni nell’imparare il pianoforte da autodidatta e come evitarli, così potrai tracciare un percorso per migliorare correttamente anche da solo.

Rigidità di collo/spalle e tendinite causate da una postura compromessa

Rigidità di collo e spalle e tendinite causate da una postura scorretta al pianoforte

Se continui a esercitarti senza la corretta altezza dello sgabello e il giusto angolo del polso, potresti sviluppare rigidità a collo/spalle o tendinite.

Per prevenirlo, registra di tanto in tanto la tua esecuzione con il telefono e verifica da solo se i gomiti sono approssimativamente a 90° e i polsi paralleli ai tasti.

Inoltre, se avverti dolore, dimezza per un periodo il tempo di pratica e dai priorità a stretching e controllo della postura.

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Metodi di pratica errati possono portare a blocchi

Metodi di pratica errati al pianoforte possono portare a blocchi

Se i principianti cercano di suonare veloci a due mani fin dall’inizio, o ripetono Hanon o Czerny aumentando solo il tempo, perdono il margine per controllare il timbro.

Continuare a esercitare note veloci senza considerare come dovrebbero suonare non solo rischia di ferire le mani, ma impedisce anche di sviluppare l’orecchio.

Per evitarlo, integra pratica per gradi — rallenta il tempo e memorizza le digitazioni con una mano prima di unire le due — e utilizza registrazioni per verifiche oggettive.

Ritmo ed espressione musicale non si sviluppano

Ritmo ed espressività musicale che non si sviluppano al pianoforte

Se chi studia da solo legge lo spartito solo in base alla durata delle note, l’espressività musicale va perduta.

Ne derivano problemi come “Le note sono giuste ma è faticoso da suonare” o “Ogni nota non suona bella”.

Per evitarlo, usa sempre un metronomo per consolidare le basi ritmiche, cercando al contempo il suono più gradevole per il tuo orecchio.

Suono impastato per eccessivo affidamento sul pedale

Suono impastato al pianoforte per eccessiva dipendenza dal pedale

Se ti affidi al pedale senza saper creare il legato con le dita, l’armonia diventa torbida e il tuo ventaglio espressivo si restringe.

Gli autodidatti tendono a rafforzare l’abitudine di “creare atmosfera con il pedale”, abitudine poi difficile da correggere.

Anche se sullo spartito compaiono indicazioni di pedale, all’inizio eliminalo e pratica il legato solo con le dita. Aggiungi poi i cambi di pedale minimi, controllando i punti tramite registrazioni per mantenere una risonanza chiara.

Calo di motivazione e abbandono

Calo di motivazione e abbandono dello studio del pianoforte

Il rischio maggiore dell’autoapprendimento è che non riesci a risolvere i blocchi da solo.

Se scegli materiali inadatti, imposti una difficoltà troppo alta o non hai nessuno con cui confrontarti, si creano pause nello studio e, alla ripresa, ti scontri con lo stesso muro.

Stabilisci obiettivi a breve termine — per esempio completare un brano in quattro settimane — e crea un ciclo in cui, raggiunto l’obiettivo, passi al livello successivo. Pubblicare i tuoi video di esecuzione sui social aumenta anche la motivazione.

Passi per studiare in sicurezza da autodidatta

Passi per imparare il pianoforte in sicurezza da autodidatta
  1. Posiziona un pianoforte digitale nello spazio domestico per creare un ambiente in cui tocchi i tasti ogni giorno.
  2. Pratica nell’ordine mano destra/sinistra → mani unite → pedale, e aumenta il tempo solo quando suoni con precisione.
  3. Equilibra fondamenta e applicazione con una routine di 20 minuti: 5 minuti di Hanon + 15 minuti sul tuo brano preferito.

Comprendere i rischi dell’autoapprendimento e passare a un “autoapprendimento corretto”

Comprendere i rischi dell’autoapprendimento del pianoforte e passare a un autoapprendimento corretto

Imparare il pianoforte da soli è flessibile e attraente, ma comporta rischi come postura scorretta, pratiche inadeguate e prospettiva musicale limitata.

Riconoscendo questi rischi e procedendo per gradi mentre registri e analizzi la tua esecuzione, puoi migliorare in sicurezza anche studiando da autodidatta.

Se desideri menu di pratica e spartiti concreti, consulta “Piano Self-Study: Learn to Play on Your Own! A Practice Guide for Beginners & Adult Learners” per trovare il percorso più rapido e inizia oggi il tuo viaggio di autoapprendimento.

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