Quando si suona il pianoforte, guardare costantemente i tasti rende gli occhi affaticati e porta a errori nella lettura dello spartito o a una cattiva postura.
Ecco perché consigliamo il “blind touch”, ovvero suonare senza guardare la tastiera.
In questo articolo presenteremo metodi di pratica specifici e consigli per migliorare la postura, in modo che anche i principianti possano sviluppare questa abilità.
Che cos’è il Blind Touch?

Anche se significa “suonare senza guardare la tastiera”, ha una sfumatura leggermente diversa rispetto a una performance a occhi bendati.
Il blind touch utilizza le sensazioni tattili per percepire la distanza e la forma dei tasti.

3 vantaggi del Blind Touch

Una volta che si impara a suonare il pianoforte con il blind touch, si può fissare lo sguardo sullo spartito, rendendo la lettura molto più fluida.
Aiuta anche a correggere l’abitudine di guardare in basso, prevenendo rigidità alle spalle e cattiva postura.
Poiché ci si affida alle mani e all’udito, la memorizzazione diventa più rapida e l’espressività migliora.
- Migliore concentrazione sullo spartito
- Mantenere una buona postura
- Miglioramento della memorizzazione & dell’espressione musicale
Come esercitarsi con il “Blind Touch”
Suona mantenendo sempre lo sguardo fisso sullo spartito.
È utile decidere in anticipo che “ogni volta che gli occhi tendono a scendere verso i tasti, alzo la testa”.
Esercitarsi con il Blind Touch usando brani facili

Se vuoi sviluppare per prima la sensazione di “suonare senza guardare i tasti”, gli arrangiamenti per principianti con estensione ridotta e ritmo semplice sono ideali.
Proponiamo anche spartiti facili: usali per esercitarti con il blind touch.
Allenamento sensoriale con brani familiari

Scegli uno dei tuoi pezzi preferiti che sai già suonare bene e prova a eseguirlo guardando solo lo spartito il più possibile.
Se alcuni passaggi ti sembrano incerti, puoi dare una rapida occhiata ai tasti, ma cerca di non fissarli a lungo.
All’inizio potresti commettere errori ripetuti, ma praticando in questo modo svilupperai la capacità di orientarti solo con le dita.
Punti chiave per l’esercizio del Blind Touch

- Posiziona sempre lo spartito all’altezza degli occhi, mantieni la testa ferma e fissa lo sguardo.
- Se commetti un errore, non guardare la tastiera — usa i polpastrelli per trovare e correggere la posizione.
- Durante i passaggi o gli incroci delle dita, mantieni spalle, gomiti e polsi rilassati per un movimento fluido.
- Limita la pratica del blind touch al 20–30% del tempo totale di esercizio per evitare di compromettere la postura.
Errori comuni e soluzioni
| Problema | Causa | Soluzione |
|---|---|---|
| Gli occhi vagano | Spartito troppo lontano o troppo alto | Regolare il leggio all’altezza degli occhi |
| Le dita cadono tra i tasti | Polso troppo basso | Alzare il polso di 2 cm → esercitarsi a percepire i tasti neri con i polpastrelli |
| Accordi non uniformi | Mancanza di familiarità con i punti di appoggio dei tasti neri | Allenare il riconoscimento tattile dei tasti neri → pratica ripetuta |
Perché i principianti dovrebbero praticare il Blind Touch

Sviluppando il blind touch fin dall’inizio, i principianti possono imparare la postura corretta prima di prendere l’abitudine di spostare costantemente lo sguardo.
Migliora anche la velocità di lettura a prima vista, permettendo di imparare i brani più velocemente ed ampliare facilmente il proprio repertorio.
Essere in grado di eseguire un brano in modo fluido porta anche a un grande senso di realizzazione, aumentando la motivazione.
- Acquisire la postura corretta
- Ampliare più velocemente il repertorio
- Aumentare la motivazione
Domande frequenti

D. Posso imparare il blind touch da autodidatta?
Sì. Con la pratica quotidiana, ci si abitua in circa 1–2 mesi.
D. È efficace per i bambini?
Sì, ma dato che le loro mani sono ancora in crescita, bisogna fare attenzione. Il senso tattile si stabilizza dalla fine della scuola primaria in poi.
D. Funziona anche con brani che hanno molte note nere?
Sì. I tasti neri possono fungere da punti di riferimento tattili e, anzi, in alcuni casi la loro abbondanza rende più facile orientarsi.
D. Quali scale dovrei imparare per prime?
C → G → F → D → B♭ in quest’ordine, alternando diesis e bemolli, è il metodo più efficiente.
Conclusione — Padroneggiare il Blind Touch

Anche se il blind touch può sembrare difficile, imparando la posizione di base e la sensazione dei tasti, anche i principianti possono padroneggiarlo con sicurezza.
Una volta sviluppato il blind touch, lo sguardo rimarrà stabile sullo spartito e anche la postura migliorerà.
Rafforza inoltre sia la memorizzazione sia l’espressività, portando solo vantaggi: inizia a praticare il blind touch già da oggi!
